2008: Galleria Porta Palatina inaugurazione 30 ottobre - Torino




Personale "SpiderZito" ottobre 2008

2007: Teatro Arsenale - Milano



Elektronika "Segno Disegno Invenzione"
Video "ZONE-Spidersound"

2005: Torino GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea


Video "ZONE-Spidersound" (Max Bertolai animazione, Maurizio Pisati musiche, Salvatore Zito opere) archivio documentario della GAM sezione Artfilm, video sull'arte contemporanea

2002: Galleria "Il Punto di Svolta" - Roma



Installazione di 25 opere audiovisive con musiche originali di Maurizio Pisati dedicate a Spiderman.

2002: personale Pop-up Palazzo Piossasco di Rivalba - Torino



"POP-UP"
In esposizione cinquanta opere dell'artista - pittore di formazione classica, dalla tecnica spettacolare, apprezzato per la forza, l'ironia e la lucida e raffinata interpretazione del reale - raffiguranti i suoi soggetti prediletti: oggetti comuni e icone contemporanee rivisitati in chiave neo-pop.

"POP-UP"
Fifty works by the artist - painter from a classical background, endowed with spectacular technique, appreciated for his power, irony, and lucid, refined interpretation of real life - depicting his favourite subjects: ordinary objects and contemporary icones reexamined in Neo-Pop style.

Protagonista principale della mostra sarà Spiderman, il celebre superereroe dei fumetti di cui quest’anno si festeggia il quarantennale. Attraverso la scultura policroma Uovo Ragno e una vasta raccolta di oli e smalti su tela, Salvatore Zito si cimenterà in un’impresa artistica non facile: “fissare” un’immagine in movimento scelta tra le infinite possibilità con cui il visibile viene oggi trattato tramite la mediazione di computer, schermi televisivi e cinematografici, videogames.

2002: Festival Synthése - Bourges Francia



Bourges, Festival Synthése 2002 - 1 Giugno ore 17.00 Maison de la Culture:
Prima assoluta della proiezione del video "ZONE-Spidersound"

Immagini tratte da SUITE25: 25 dipinti acrilici e olio su tela di Salvatore Zito

Animazioni di Max Bertolai

Musiche originali di Maurizio Pisati

"SUITE25" 2002, 25 olii e acrilici su tela cm. 12x13 cad.

2002: 20° Film Festival-Cinema Giovani - Torino



"XI Anteprima Spazio Torino" proiezione del video"ZONE-Spidersound" per il 20°Torino Film Festival-Cinema Giovani


ZONE-Spidersound


Il video è il mezzo per unire le visioni di tre artisti che hanno ciascuno interpretato in modo personale l’icona dell’uomo ragno.

Suite25 è la matrice in cui è racchiuso il mondo decontestualizzato dello Spiderman di Salvatore Zito. Con la costruzione delle sue immagini pittoriche crea la premessa artistica per dare movimento allo Spiderman.
L’utopia del movimento è racchiusa nella dimensione miniaturizzata della tela in cui colpiscono la perizia e l’abilità del segno che determina l’illusione cinetica.

Impronte o vuoto creano un ritmo visivo che viene sottolineato e sostenuto dalle musiche appositamente composte da Maurizio Pisati.

I suoni dell’aria e dello spostamento, l’energia delle chitarre e dei cavi elettrici, vertigine del salto è ora l’altra faccia dell’icona dell’uomo-ragno, in volo tra i segni della musica.

Ed ecco quindi che il nostro eroe prende vita (animazione Max Bertolai), sui passi della gente comune, animato dalle note di un’arte che è già dinamica.
A colori lui, nella decromata realtà: come nel gioco della linea dei buoni e dei cattivi. Si riflette in una realtà dapprima nitida e poi sempre più confusa nelle immagini ripetute e ossessive, di cui lui stesso ne è parte.

particolare del video ZONE-Spidersound

1997: Galleria Paolo Tonin Arte Contemporanea - Torino



personale "Flirt"
Lo Spiderman di Salvatore Zito, distribuito su tela con una prospettiva centralizzata, allude alle sue origini nel ribaltamento sotto forma di sagome nere (le sagome rimandano al ragno).
"Spiderman" 1997, olio e smalti su tela cm.200x230.

E' del 2005 il riconoscimento prestigioso della selezione italiana dei migliori ed innovativi progetti d'architettura e arte applicata, presentati alla Triennale di Milano con lo Studio Blu di Torino (Catalogo Marsilio editore).

In occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, l'artista propone una suo personalissimo ciclo "I Love Torino" dove lo stick si trasforma in scultura policroma per imprigionare le più belle vedute della città. Eccezionale intuizione che lo vedrà protagonista con più di trenta opere in una personale, presso Gagliardi Art System Gallery.
La creatività di Salvatore Zito interpreterà i cent'anni dell'Inter (2008) e i del "Giro d'Italia" (2009) per Mandelli Arte Contemporanea Milano.


Accanto ad una nuova personale dedicata allo Spiderman Galleria Porta Palatina 13 (2008) tra i soggetti prediletti dall'artista si distingue lo "stick" nella classica forma del "pinguino", rielaborato dalla creatività unica di Salvatore Zito e riproposto in sorprendenti interpretazioni (Galleria Elena Salamon, Casa d'Aste Della Rocca), fino al più recente ciclo degli "stick spinosi" e del "Pinguino Reale"esposti nella splendida cornice dei Principi di Piemonte.
Inizia un nuovo ciclo sulla biodiversità. Viene così affrontato il tema di rappresentare le comunità infinitamente piccole, dilatandole fino ad esplicitare l'importanza del ruolo che hanno nella vita. Sviluppa così la complessità del rapporto tra i microrganismi e le piante. Lavoro questo svolto con la collaborazione del biologo Giusto Giovannetti, già impegnato con l'artista Norma Jeane per la Biennale di Lyon 2007 e nel 2008 in Greenwasching presso la Fondazione Sandretto Rebaudengo.

Repubblica 7-10-1989

Repubblica 7-10-1989
I dolorosi spasimi della modernità

Hymnen di Stockhausen ha chiuso il dodicesimo Festival Internazionale di Musica Antica e Contemporanea organizzato da Antidogma. Spettacolo anomalo, non indolore. La cornice era quella della Sala Presse del Lingotto. Devo dire che per la prima volta, da che l’ex fabbrica è stata convertita in spazio anche musicale, vi ho sentito risuonare della musica senza avere l’imperessione di un fastidioso kitsch dell’anima. Forse aiutavano le luci di Riky Ferrero, che spegnevano un po’ la memoria dei muri per accendere l’ambizione della musica e delle opere di nove giovani artisti sparpagliate fra tubi e colonne. Ma certo c’entrava anche la musica di Stockhausen: ha qualcosa di doloroso dentro una specie di spasimo della modernità che sembra fatto apposta per decorare il silenzio di quello stanzone.
Hymnen dura due ore. E’ una sorta di bombardamento sonoro, pianificato con immensa cura e percepibili raffinatezze. Sembra una casuale, istintiva e confusa aggregazione di materiali d’ascolto: è invece un collage controllatissimo che non lascia spazio al caso e all’accidente. In questo senso ricorda la scrittura di Céline, non il Céline ancora potabile delle Voyage, ma quello radicale di certi libri emozionanti e illeggibili (Cas-tibe, per dirne una): sembra un vomitare di parole alla rinfusa e invece era la paziente declinazione di una lingua immaginaria che covava nella testa dello scrittore, nocciolo linguistico della sua Mattia. Stockhausen offre un paradosso analogo: la sua confusione organizzata è tanto affascinante quanto, nella pratica, quasi infrequentabile. Chi è arrivato all’ultima pagina di Cas-tibe? Chi è arrivato agli ultimi minuti di Hymnen (che sono bellissimi, con quel contrappunto con il respiro puro e semplice di un uomo e improvvisi accecamenti sonori, vere lame che brillano nel silenzio)?
Mercoledì sera la messa in scena di Hymnen è stata curata dall’Ensemble Europeo Antidogma Musica e del FFFortissimo Guitar Ensemble. La “progettazione e spazializzazione del suono” era firmata da Daniel Teruggi. C’era un migliaio di persone che è numero significativamente alto.
Alessandro Baricco

Stampa Sera giovedì 5 ottobre 1989

Stampa Sera giovedì 5 ottobre 1989
Nella Sala Presse per ascoltare i suoni di Stockhausen

Torino. Nella cornice obsoleta ed ad un tempo avveneristica delle Presse Lingotto, il 12° Festival Antidogma ha ospitato in chiusura una felice congiunzione di arti contemporanee, presentando “Hymnen” (1967 ) di Stockhausen nella versione per nastro e strumenti, con l’allestimento simultaneo di una mostra figurativa di giovani artisti italiani dedicata all’opera del compositore tedesco. Queste “Visioni di Hymnen” interpretano con la loro drammaturgia liberamente ispirata, una concezione radicalmente nuova degli spazi destinati all’esecuzione ed alla fruizione del suono: alla monodirezionalità percettiva e visiva della sala da concerto tradizionale, si contrappone il dinamismo di spazi aperti in un contesto pluridimensionale, che risponde perfettamente ai ritmi di un linguaggio ripensato dalle fondamenta. Partito dall’oggettività storica di due inni rivoluzionari – la Marsigliese e l’Internazionale – il lavoro perviene all’inno immaginario di una nuova utopia, in cui le istanze soggettive dell’io si armonizzano nella pienezza del mondo circostante.
Orazio Mula Stampa Sera

TORINOsettegiorni - La Stampa 6 ottobre 1989

TORINOsettegiorni - La Stampa 6 ottobre 1989
Lingotto “Visioni di Hymnen” per giovani artisti

Per le musiche di Stockhausen, alcuni artisti italiani, tutti giovani, hanno creato degli allestimenti originali nella Sala Presse del Lingotto con il titolo “Visioni di Hymnen” nell’ambito del Festival Antidogma. “Hymnen”, l’opera per nastro e strumenti in cui il compositore tedesco d’avanguardia sintetizzò vari inni nazionali usandoli come materiale sonoro, serve da spunto agli artisti invitati dai curatori di questa affascinante iniziativa, Andrea Cordero e Luca Dal Pozzolo, per “invadere” lo spazio della Sala Presse. Salvatore Zito il più figurativo degli artisti in mostra, ha allestito una scenografia dove compaiono un dittico di m. 3x3,60 e tre tondi dal diametro di 2m. La mostra è stata realizzata dall’Assessorato alla Gioventù con la collaborazione del Lingotto.
el.tol.

Visioni di Hymnen

Visioni di Hymnen
La Stampa 6-10-1989
Quelle tele per la musica

Torino. Ispirate all’opera “Hymnen” di Stockhausen – il concerto di chiusura di Antidogma Musica – nell’ex Sala Presse del Lingotto, sono state realizzate nove installazioni di altrettanti giovani artisti o gruppi. Nell’insieme un ben “concertato” percorso visivo, dovuto agli autori come gli allestimenti di Cordero e Dal Pozzolo,e alle luci di Riky Ferrero. Le sequenze espositive hanno radici storiche negli anni sessanta, a cui rimanda l’opera stessa di Stockhausen. L’esecuzione, per A.Lanza, diventa così una specie di embrione d’”una gestualità il cui contenuto visivo si aggiunge al risultato sonoro e scenico della composizione”. Una serie di “vele” dal Laboratorio MEDIaTERRANEO di Venezia (Bonagura, Dorligo, Martinelli, Indovina), innesca subito un autentico processo di mediazione visiva, complici le luci, tra spazi e suoni.
Analogalmente a quanto accade in “Hymnen – che si sviluppa per sigle, attraverso inni nazionali e altre musiche “d’uso”- le installazioni costituiscono delle caratterizzanti proiezioni individuali. Con la sua, Barovero (Torino) ha innalzato su svettanti alberi di lamiera zincata lo sventolio di abandiere in rame. Marisaldi (Bologna) con cinque serie di quattro cerchi ciascuna crea l’equivalente di un’ “Eco”, mentre Dompè , di Roma usa tredici blocchi di travertino e delle grosse funi per ideare un suggestivo scafo fluttuante nell’aria. Sotto il diverso impatto della luce, Innocenti (Firenze) governa il trascolorare di alcune superfici vetrose come del giallo di alcuni ossidi ceramici, modulando la luce lungo il percorso scelto.
Valenze atmosferiche assumono invece figure e colori del “Pluramondi” di Salvatore Zito, torinese, mentre Guatteri (Reggio Emilia) s’è misurata con lo spazio mediante le sue lastre modulari. Caccioni ha realizzato invece una macchina ottica, lasciando a Pellicani (Modena) interpretare la vita stessa, materializzandone visivamente i principi di Yin e Yang in un suggestivo insieme.
Angelo Dragone

Explosition 89Vancluse Matin 17-7-1989

Explosition 89Vancluse Matin 17-7-1989
Explosition 89

Quatre-vingt-dix-sept artistes s’affichent en grand format sur les panneaux publicitaires da la ville. Intra-muros et extra-muros. Promenade insolite dans le chemins de traverse de l’art contemporain.
Cette année, près de 200 dossiers ont afflué vers Jocelyne Blanchard (présidente), Christine Fabre-Guette (past-présidente) Annie Borozée (directrice) ainsi que toute l’equipe de l’APRECA. Une sélection sévère, sur présentation de quatre oeuvres, a permis de retenir 97 affiches dont certaines émanent de l’etranger (Angieterre, Allemagne).
Le théme proposé concernait les “droits de l’homme”. Inutile de dire que les lectures en ont été très différentes: c’est donc à une véritable-promenade à travers les chemins de traverse de l’art contemporain que vous invite “Explosition 89”. Figuration classique, figuration libre, art brut ou encore art graffiti, tout est vecteur d’expression. De leur aveu propre, les artistes se disent ravis de cette expérience qui leur permet de faire connaitre leur travail au plus grand nombre en dehors du circuit traditionnel des galeries, et qui leur offre la possibilité de s’affronter à un fdormat inhabituel. “L’affiche ça vous oblige à un art plus tourné vers l’extérieur” expliquait l’un d’entre eux.
Si vous voulez tout voir d’un seul coup, ne manquez pas l’audiovisuel “géant” qui sera projetè sur la façade du Palais des Papes le 19 juillet, a 22h.
Chantal Seignoret

The Etiopian Herald dicember ‘88

The Etiopian Herald dicember ‘88
Italian Artist Displays Works Here

Still-life paintings of Salvatore Zito, an Italian painter whose works are according to some critics comparable to Caravaggio, a prominent figure in this sphere, are currently on display at the Italian Cultural Institute here.
The ten simple, yet meticulously detailed oil paintings emphasize arrangement of fruits, baskets, and butterflies. According to Carlo Cignetti, an Italian critic, the backgrounds as well as the objects of Zito are not a mere direct transposition from reality to canvas, but are on the contrary pure pictorial instances without any objective equivalent. The critic contends that the paintings displayed, “notwithstanding the almost manical perfection in all details, are not at all literal transposition of a harmonious unity of objects arranged like models in that way by the painter in his studio, but are projections of the artist’s eye.”
According to one veteran Ethiopian artist, however, the works of Zito are “naturalistic and presisely rendered compositions.” Either way, nobody denies that the paintings are a feast to the eyes and inspirational to young artist. Executed on oval and rectangular canvasses, the still-life paintings of the Italian artist are incredibly exacting.
The 28-year-old Italian painter and restorer had previously displayed his works in Kenya and intends to exhibit in Spain as well.
Arefyne Hagos

Eva NdavuSunday Times 13-12-87

Eva NdavuSunday Times 13-12-87
The French Cultural Centre in conjuction with the Italian Cultural Centre opened a one-man classic still-life exhibition by Salvatore Zito who has been flown all the way from Turin in Italy. Salvatore in his painting is greatly influenced by the old technics of artists like Caravaggio.
Zito began by visiting different art museums and studying the technics of the long dead great Italian artists Then he decided to develop his own way of looking at still life, but with the influence of Caravaggio on the back of his mind.
What he really does is to draw of fruits, which he places in a basket or container on a table-top. He takes keen interest on what he paints and the end results is a very detailed piece of paiting with all the natural shades and light. Infact, unlike other paintings, light comes from within the painting rather than from outside the painting.
Paul Olungaf

Daily Nation 8-12-1987

Daily Nation 8-12-1987
Classic paintings make a return to exhibitions

Art shows for the next two weeks feature a return to the classic in painting and the second national exhibition by the disabled.
Tonight at French Cultural Centre and Italian Cultural Institute, an exhibition for works by Salvatore Zito, opens.
Salvatore Zito is an Italian artist mostly interested in ancient techniques of the old masters from Caravaggio to the Dutch School of the 17th century. His baskets with apples suggest the first still-life in the history of Western art, the “Basket with Fruits” painted by Caravaggio in the 1594, now in the Pinacoteca Ambrosiana in Milan.
Still-life painting today is difficult to define. It is also difficult to define Salvatore Zito’s paintings. We can see some objects painted on canvas or on panel.
The objects are fruits (apples and lemons) a glass of wine, baskets, butterflies, a mandolin. In fact, what strikes us in these works is the silent, timeless atmosphere created by the light in which the baskets of fruits are plunged.
The special language of Zito is something between surrealism and realism. But definition distorts the real feeling produced by his paintings.
The mysterious light suggests that Salvatore Zito’s still-life is in another time and in another place: a space in the mind, where only dreams are true.
It is not important what the model is. The reality of objects and things (the baskets, apples, lemons) becomes secondary to the entire composition of the painting.

Nature e Velature The Nation 13-12-1987

Nature e Velature The Nation 13-12-1987
Artist evokes the European masters
An artist at the inauguration of Salvatore Zito’s still life exhibition, “Nature e Velature”, looking at some fruits in a basket on a pedestal was reminded of Yoko ono and the late John Lennon of the Beatles – or rather how they met.
Lennon had seen this apple on a pedestal labelled “apple”, he simply reached out for it, took a bite and replaced it.
“Yoko Ono was livid….that’s how they met” the artist concluded.
A few minutes later a chap reached out for the apple hanging on a string from a ceiling – just above the basket of fruit. I held my breath; but no he was not John Lennon and had he dared take a bite he would have had a rude shock for the apple was not real.
The basket of fruit, though, was real and it was no idle curiosity that made the man reach out for the apple; Zito’s 10 paintings commanded you to reach out and touch them.
Zito, who lives and works in Turin, is a 27-year-old Italian with passion for the old masters. Zito can evoke a studied timeless recalling the old European school of painting that culminated in the Dutch school of the 17th Century. This is so but for the light hearted surrealist moods introduced into the works. For example, a basket hangs on a string in mid-air in a desolate landscape while butter-flies flutter around the basket as if it were a bunch of fresh flowers.
Wakanyote

Galleria il Punto di Svolta


Galleria il Punto di Svolta (Roma) "SUITE25": 25 opere audiovisive con le musiche originali di Maurizio Pisati dedicate a Spiderman
L'opera SUITE25 è impiegata per la realizzazione del video Zone-Spidersound che unisce la visione di tre artisti, Max Bertolai, Salvatore Zito e Maurizio Pisati, che hanno interpretato l'icona dell'Uomo Ragno.
Bourges (Francia), Festival Synthése 2002 - 1 Giugno ore 17.00 Maison de la Culture: prima assoluta della proiezione del cortometraggio Zone-Spidersound
"XI Anteprima Spazio Torino" proiezione del video Zone-Spidersound per il 20°Torino Film Festival-Cinema Giovani
Pop-up personale per gli splendidi saloni barocchi di Palazzo Piossasco di Rivalba. a Torino. Protagonista dell' esposizione è proprio l'Uomo Ragno: una vasta raccolta di olii e smalti su tela, nei quali i colori sgargianti del fumetto si fissano su fondi gialli che ne esaltano la fisionomia.

Rassegna Stampa
TorinoSette - La Stampa
Inaugurazione della mostra “Pop-Up” del pittore Salvatore Zito
That’s art mensile bilingue giugno 2002 n.32
Corriere dell’arte "Vernissages-Personale di Salvatore Zito"
La Repubblica "Vernice Zito"
Torino Cronaca “L’Uomo Ragno e i suoi primi 40 anni” Anche una mostra di Pop Art per ricordare l’anniversario dell’eroe della Marvel (Federica Furino)
Leggo mercoledì "Appuntamenti"
Soprattutto "Pop-Up"
RadioCorriereTV "Quadri e francobolli"
Corriere della Sera – Io Donna: Mostre di Emilio Tadini.e Anna Maria Speroni "In Italia Neo pop art"
Il Giornale "Lo Spiderman di Zito"
TorinoSette - La Stampa "Anteprima Spazio Torino XI"Internet

I portali d’arte
www.capital.it
Spider-Pop. A Torino, una mostra dedicata al supereroe.
www.archimagazine.com
Scelte per voi: Pop-Up Torino,dal 4 al 29 giugno 2002.
www.exibart.com
Salvatore Zito – Pop-Up.
www.teknemedia.net
eventi-musei
www.undo.net
Pop-Up. Neo Pop Art in mostra a Torino con una personale di Salvatore Zito.

Radio e Televisioni
Radio Veronica One - news 3 giugno 2002 notizia
Radio Energy - notiziario 4 giugno 2002 notizia
GRP monitor 5 giugno 2002 servizio e intervista
Videogruppo - Videonotizie 6 giugno 2002 servizio e intervista
Radio Centro 95 (sei annunci ogni giorno dal 4 al 29 giugno)
Radio Manila (sei annunci ogni giorno dal 4 al 29 giugno)

Vuoto a Rendere, Flash-back, Maree, Par Bleu

1998 - 2001
Crea eventi nel suo nuovo spazio-atelier coinvolgendo il pubblico a manipolare le sue opere concepite per essere composte in infinite mutazioni: Vuoto a Rendere, Flash-back, Maree, Par Bleu

Flirt


1997
Flirt importante mostra personale per la Galleria Paolo Tonin Arte Contemporanea (Torino).
Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo: tutor per il workshop di pittura murale per il progetto ALTAMAREA, 200 metri quadrati per l’area spazio verde Caselli (Chieri).
-
Rassegna Stampa
Luna Nuova “ Personale di Salvatore Zito Fino a settembre presso la Galleria Tonin” Giuseppe Misuraca
Corriere di Chieri “Altamarea sul muro”

Cose di un altro mondo

1996
Realizza un dittico per Cose di un altro mondo campagna informativa sull’AIDS (tra gli altri artisti Silombria, Rivoire) promossa dalla Città di Torino, USL 1, Il Gruppo Abele; Selezionato per il I° premio Trevi Flash Art Museum (catalogo edito da Politi); collettiva Poltrona Frau - area Project per Overstudio e Prossimamente per la Galleria Paolo Tonin Arte Contemporanea; Contrappunti/3 serata di eventi multimediali a cura di Natalia Casorati per le gallerie d’arte.
-
Rassegna Stampa
La Stampa “A Overstudio si conclude lo show di poltrone e divani” Angelo Mistrangelo
Corriere di Torino e della Provincia “La poltrona Frau: seduzione di un simbolo” Giovanni Cordero
Corriere dell’Arte “Arte e design” Giuseppe Biasutti
Catalogo Cose di un altro mondo a cura della Città di Torino- USL1- Gruppo Abele- GSA- Lila
Catalogo Primo premio Trevi Flash Art Museum Giancarlo Politi editore
Julet n.78 June 1996
La Stampa “Avanguardia con politica” Angelo Mistrangelo
La Repubblica “La mostra Prossimamente” Paolo Levi
Corriere dell’arte “Contemporaneità e concettualismo” Carla Piro Mander

galleria Overstudio

1995
Opere di Zito per Le tre stanze (galleria Overstudio) e per Ante ad Arte Kermesse (con Carena, Casorati, Mainolfi, Paulucci, Tabusso, e altri) per la presentazione del Catalogo Allemandi.
-

Rassegna Stampa
Torinosette – La Stampa “Un borgo diventa museo” Irene Cabiati
La Repubblica “La mostra Ante ad Arte” Marina Paglieri

Galleria En Plein Air

1994
Tele e forme per l’espressione violenta e celebrativa del rosso: personale Acquerosse per la Galleria En Plein Air (Flash Art n.186); Ho fatto goal (catalogo Allemandi) per Ante ad Arte con (Casorati, Mainolfi, Tabusso, Paulucci, Carena); premio di scultura (Alba) assegnato da Marisa Vescovo a Acquerosse esposta ad Artissima per la Galleria Overstudio; opere di Zito per Cose preziose e Cavalli e Cavalieri per le Gallerie En Plein Air e Tera.
-
Rassegna Stampa
Acquerosse presentazione di Mario Pacchiolla
Flash Art n.186 estate ’94
L’eco del Chisone “Una fetta d’anguria per l’estate d’arte” Laura M.P.
Il Monviso “Il rosso violento di Zito nella storica Tegassa”
L’eco del Chisone “Acquerosse alla Tegassa” m.m.p.
Catalogo “Ante ad Arte” Umberto Allemandi editore
La Stampa “Gli artisti fan bello il Borgonuovo” p.p.b.
La Stampa “Se l’arte si sposta fuori porta” Angelo Mistrangelo
TORINOsette -La Stampa “Ante ad Arte artisti nel borgo” Bepi Zancan
La Repubblica “Ante ad Arte” Paolo Levi
La Repubblica “Un museo all’aperto nelle vie del Borgonuovo” m.p.
Torino Magazine “Botteghe d’arte al Borgonuovo” a.v.
Catalogo “Cose Preziose”
La Stampa “Piemonte in mostra a Pinerolo” Angelo Taverna

Monocromi in rosso

1993
Monocromi in rosso costituiscono un altro aspetto della sua ricerca in sessanta opere: video-would, sculture policrome, rotoli dipinti, tavole in oro e grandi formati.
Personale Rosso e Ferrari, Galleria Zutart (Torino).
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Rassegna Stampa

La Stampa “In mostra la leggenda della Ferrari” e.d.s.
TORINOsette – La Stampa “Ferrari in mostra” e.d.s.
La Repubblica “Scende in pista il mito della velocità su strada”
Auto & Design “Rosso & Ferrari” Gianni Cinti
La Gazzetta del Piemonte “ I grandi quadri di Salvatore Zito interpretano in chiave espressionista una leggenda su quattro ruote” Clio Pescetti

Premio Nazionale di Pittura “G.Sobrile”

1992
Vince il Primo Premio Nazionale di Pittura “G.Sobrile” organizzato dalla Galleria d’Arte Moderna e dall’Assessorato per la Cultura del Comune di Torino. In quest’occasione una sua opera (Tumulti cm.210) è donata alla Città di Torino ed entra a far parte delle Collezioni della Civica Galleria d’Arte Moderna.
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Rassegna Stampa
Catalogo presentazione di Riccardo Passoni
La Stampa “Sfida di pittori dedicata a Sobrile “ Marco Rosci
TORINOsette - La Stampa “Giovani e bravi pittori alla Mole Antonelliana” Beppi Zancan
La Procellaria rassegna di varia cultura “Il mondo pittorico del calabrese Salvatore Zito” Enrica Di Giorgi

Paesaggi della memoria


1991
Paesaggi della memoria comprende una trentina di opere esposte alla Civica Galleria d’Arte Contemporanea di Carmagnola (Palazzo Lomellini).
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Rassegna Stampa
Catalogo a cura di Francesco Lodola
La Repubblica “I paesaggi del ricordo” Leonardo Bizzaro
La Gazzetta del Piemonte “Paesaggi della Memoria” G.M.
Corriere di Torino e della Provincia “In tre fasi tutta la sua arte” Giovanni Ferro
Il Carmagnolese “I paesaggi della memoria” Aldo Spinardi

Galleria Zenit Deposito d’Arte

Con il titolo Paesaggi della memoria Zito inaugura un nuovo ciclo di lavori impiegando superfici di ampio respiro (Galleria Zenit Deposito d’Arte - Torino).

Palazzo dei Papi (Avignone)

1989
Palazzo dei Papi (Avignone) L’art s’affiche a ciel ouvert: opera di 3 m. x 4 m per Explosition e Implosition in occasione del Bicentenario della Rivoluzione francese organizzata dall’A.P.R.E.C.A. (Atelier Public de Recherche et de Creation Artistique) in collaborazione con la Marie d’Avignon e il Ministere de la Culture.
Selezionato per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani per realizzare un allestimento originale per le musiche di K.Stockhausen: Visioni di Hymnen ( Pluramondi dittico olio su tela cm.360 x 300) per il Lingotto di Torino. Realizzazione, allestimento e catalogo, a cura dell’Assessorato per la Cultura di Torino, Antidogma Musica, Lingotto S.p.A.
-
Rassegna Stampa
Vancluse Matin “Art urbain Explosition ‘89” Chantal Seignoret
Vancluse Matin “Exposition ’89 ou l’art éphémère” Chantal Seignoret
Le Provençal “Explosion dans le rues d’Avignon” Olivier Maby
Le Provençal “L’art s’affiche en plein air”
Le Comtadin “Le Révolution fixe est en marche!” Anne Guimon
Le Comtadin “La révolution s’explose”
La Marseillaise “97 panneaux dans la ville” A.Simon
L’air d’Avignon “Arts plastiques: le feu aux poudres” K.L.
Magazine arts et spectacles dans le gard “Exposition urbaine d’art actuel” Calades
Les Expos de l’ete “Explosition 89 exposition urbaine d’art contemoporain”
Revue du Conseil General – Culture “Explosition 89”
Marie Claire “Festival d’Avignon”
Catalogo “Visioni di Hymnen” a cura di Francesco Lodola
La Stampa “Quelle tele per la musica” Angelo Dragone
La Stampa “Concerto di Stokhausen e percorso visivo” Leonardo Osella
TORINOsettegiorni -La Stampa “Visioni di Hymnen per giovani artisti” l.tol.
Stampa Sera “Hymnen chiude al Lingotto” v.d.
Stampa Sera “Nella Sala Presse per ascoltare i suoni di Stockhausen” Orazio Mula
La Repubblica “Nel caos della musica si udì un respiro umano” Susanna Franchi
La Repubblica “I dolorosi spasimi della modernità” Alessandro Baricco

Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba

1988
Personale Nature e Velature per l’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba; Il Vello d’Oro incontro fra realtà artistiche contemporanee: grandi formati dedicati al tema dell’uomo e il mito (Ministero Turismo e Spettacolo, Regione Piemonte, Assessorato per la Cultura di Torino, RAI, Concello de Vigo concelleria de Cultura, Xunta de Galicia concelleria de Pontevedra, RNE)
-
Rassegna Stampa
Carlo Cignetti presentazione della mostra
The Etiopian Herald “Italian artist displays works her”Arefayne Hagos
Diario de Galicia “Il Vello d’Oro”
La vox de Galicia “Il Vello d’Oro”

Nairobi

1987
Importante mostra personale a Nairobi (Kenya) per l’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con la Maison Francaise.
-
Rassegna Stampa
Carlo Cignetti presentazione della mostra
The Nation “Artist evokes the European masters” Wakanyote
Daily Nation “Classic paintings make a return to exhibitions” Eva Ndavu
Sunday Times by Paul Olungaf

Giovani Artisti a Torino

1985
Personale Giovani Artisti a Torino per l’Assessorato alla Cultura e alla Gioventù in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti.
-

Catalogo a cura di Giorgio Auneddu

Abbazia romanica di Vezzolano

1984
Suono, pensiero, visione evento multimediale per l’Abbazia romanica di Vezzolano (Asti).