SEGNO DISEGNO INVENZIONE Elektronika - Teatro Arsenale, Milano

2007 Segno, disegno, invenzione, tre momenti del lavoro di compositore, che solo nella loro descrizione appaiono separati, ma che sempre si fondono e interagiscono.

-Installazione di Suite-25: venticinque quadri di Salvatore Zito ispirati all'icona di Spiderman, ognuno incorniciato in un astuccio di cd. Sul retro: la partitura, dentro: un cd con la sua musica, racconti sonori fulminei da uno a tre minuti.
Dopo l'esposizione alla galleria romana Il Punto di Svolta, al Festival di Bourges, a Palazzo PiossascoRivalba di Torino e l'inserimento del video nell'ArchivioGAM, i 25 quadri-partiture-suoni approdano ora al Teatro Arsenale: pittore e compositore -jukebox viventi- installano dal vivo su una parete la Suite-25 mentre il Pubblico potrà ascoltare le musiche di ogni quadro, scegliendo a piacere e in tempo reale.

-Quindi si passerà alla visione del film ZONE-Spidersound di Max Bertolai:
uno dei venticinque Spiderman tenta la fuga, con lui si muovono i segni della partitura e alcuni riflessi del mondo umano. Infine trova uno spiraglio, abbandona il quadro lasciando a noi il giallo acrilico abbagliante del fondo.

Scatti di pittura, personale Eventa Torino



……trasformare un linguaggio tradizionale investigando con le forme del contemporaneo….

I LOVE TORINO Gagliardi Art System Gallery

2006 "I LOVE TORINO"collezione/evento
di Salvatore Zito

L'artista giocando con ironia sul contrasto reale/virtuale ha concepito una serie d'opere che hanno come soggetto
"lo stick".
Lo stick, soggetto ironico e sensuale, è proposto da Salvatore Zito, capace di trasformare un oggetto noto in un oggetto nuovo, sottoforma d'eleganti sculture policrome.
Sono proprio quest'ultime che fanno dello stick un oggetto architettonico, su cui rappresentare angoli noti e non della città di Torino, città"tutta da gustare".
Le opere, pezzi unici sorprendenti per la minuzia pittorica e l'intenso impatto visivo, nonostante la dimensione volutamente reale del supporto interamente realizzate a mano dall'artista, sono preziose miniature che rappresentano il cavallo di bronzo di Piazza San Carlo, piuttosto che le celebri fontane verdi con la testa del toro, Piazza Vittorio sotto la neve, la Palazzina di Stupinigi.
Salvatore Zito si spinge ancora oltre, ipotizzando la loro ripetizione seriale su materiali che ne permettano un numero infinito, senza perdere la qualità rispetto all'opera originale.
Su questo concetto si sviluppa la linea artistica dell'evento: ognuno di noi può ricomporre a proprio piacere un puzzle dedicato a Torino, che in modo giocoso e augurale può entrare in ogni luogo.
Già nel 2003 Salvatore Zito ha realizzato il logo per l'Associazione Commercianti di Piazza Vittorio Veneto dando inizio a questa collezione.
Questa immagine è stata utilizzata non solo per le vetrofanie dei negozi della piazza, ma "I love Torino"è diventato il simbolo su cui hanno ruotato iniziative culturali tra cui lo scorso dicembre in occasione delle aperture domenicali dei negozi, una riuscitissima manifestazione musicale che ha avuto un notevole successo di pubblico e di stampa, con la partecipazione della Fondazione Accorsi ed il contributo della Circoscrizione 1 e dell'Assessorato al Commercio

Querschnitt Sezione Trasversale 2, Gagliardi Art System Gallery, Torino collettiva

Gas Art Gallery BackOffice

Gas Art Gallery presenta BackOffice, una selezione di opere di artisti nazionali
ed internazionali che collaborano con la galleria, e l’anteprima del progetto I love Torino di Salvatore Zito. L’artista, con poesia e sorridente ironia, rende omaggio alla creatività che ha contraddistinto Torino nel tempo.

La Triennale di Milano

2005 Architetti Italiani Under 50
Ricerca Formazione Progetto di Architettura
Facoltà di Architettura "Architettura & Ambiente" Politecnico di Torino Luca Dal Pozzolo, Emanuela Barberini

L'intervento riguarda la sostituzione di un edificio preesistente in gravissimo degrado strutturale costruito sull'argine del torrente Museglia in una piccola piazza antistante al centro storico di San Sebastiano Curone in provincia di Alessandria e in diretto confronto con quest'ultimo.
L'edificio, destinato a piano terra a farmacia e laboratorio farmaceutico ed al piano superiore a studio medico e a residenza, è costruito utilizzando un linguaggio architettonico dichiaratamente contemporaneo che tuttavia si pone in stretto dialogo con il frontistante centro storico.
Le professionalità artistiche confinanti con il mondo dell'architettura sono state impiegate in una regia complessa per restituire all'uso pubblico non un nuovo monumento ma un brano di tessuto da vivere quotidianamente con piacere.
Elementi emergenti e integrati al progetto complessivo risultano pertanto gli inserimenti pittorici e illuminotecnica.
L'intervento pittorico riguarda le vetrine della farmacia utilizzate con l'intenzione di " mettere in scena" i prodotti seguendo una logica di tipo allestitivo-museale, sostituendole al tradizionale display di prodotti farmaceutici. I quattro dipinti realizzati da Salvatore Zito "leggermente decostruiti" per fasce orizzontali, si integrano con gli espositori realizzati in granito nero.
E' questa un'occasione del saper riproporre un impiego "alto" di arte applicata. Le tele potrebbero benissimo vivere di vita propria come quadri: ma proprio perché inseriti nelle vetrine dove sono stati pensati, costruiscono un pezzo di paesaggio o meglio il fondale affascinante per la piazzetta del paese.

Zone-Spidersound, video d'artista, GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino

2004 ZONE-Spidersound

Autori del soggetto: Max Bertolai, Maurizio Pisati, Salvatore Zito
Sceneggiatore: Max Bertolai
Compositore: Maurizio Pisati
Montatori: Max Bertolai, Maurizio Pisati

Il video è il mezzo per unire le visioni di tre artisti che hanno ciascuno interpretato in modo personale l’icona dell’uomo ragno.

Suite25
è la matrice in cui è racchiuso il mondo decontestualizzato dello Spiderman di Salvatore Zito. Con la costruzione delle sue immagini pittoriche crea la premessa artistica per dare movimento allo Spiderman.
La sfida lanciata dal pittore è riuscire a fermare un’immagine in movimento scelta tra le infinite possibilità con cui il visibile viene oggi trattato attraverso la mediazione di computer, schermi televisivi, cinematografici, video giochi.
L’utopia del movimento è racchiusa nella dimensione miniaturizzata della tela in cui colpiscono la perizia e l’abilità del segno che determina l’illusione cinetica.
Lo Spiderman di Salvatore Zito, distribuito su tela allude alle sue origini nel ribaltamento sotto forma di sagome nere: le sagome rimandano al ragno.

Impronte o vuoto creano un ritmo visivo che viene sottolineato e sostenuto dalle musiche appositamente composte da Maurizio Pisati.

I suoni dell’aria e dello spostamento, l’energia delle chitarre e dei cavi elettrici, vertigine del salto è ora l’altra faccia dell’icona dell’uomo-ragno, in volo tra i segni della musica.
In ZONE-Spidersound la partitura musicale è abitata, il ragno la percorre sognando una via d’uscita, esplora le ZONE, si accompagna ai loro navigatori sonanti: cerca l’eroe, cerchiamo noi di intervenire, ognuno lottando per uscire dal proprio quadro.

Ed ecco quindi che il nostro eroe prende vita, sui passi della gente comune, animato dalle note di un’arte che è già dinamica.
A colori lui, nella decromata realtà: come nel gioco della linea dei buoni e dei cattivi. Si riflette in una realtà dapprima nitida e poi sempre più confusa nelle immagini ripetute e ossessive, di cui lui stesso ne è parte.
È solo allora che cercherà di uscire dal quadro e dire la propria, ma nonostante tutti gli sforzi sembra non riuscire. In un continuo cambio di campi e tra calci e pugni gli si propone un compromesso: il modo di uscire c’è, ma colore e tratti che caratterizzano la sua immagine si stemperano, lasciando solo un’idea di ciò che in principio è stato.
È dubbioso, forse ha paura, ma reagirà e andrà via, lasciando solo il giallo del fondo del quadro tra gli altri ventiquattro quadri che lo ritraggono un'altra volta inanimato.
Ed allora…”each one trying to leave the picture”.