Dal 1997 ad oggi Salvatore Zito ha prodotto opere di notevole impatto visivo: il suo sorprendente talento ha avuto modo di misurarsi con un soggetto che solitamente non riesce ad uscire dall'interpretazione iconografica.
La preziosa pittura ad olio immortala la bellezza degli animali, ne evidenzia ed esalta i particolari che compongono il mantello delle tigri e dei leopardi o le scaglie multi sovrapposte dei serpenti.
L'uso dell'oro zecchino o dell'argento, per rivestire impronte ed elementi lignei che rimandano al corno del rinoceronte o all'intreccio delle corna dell'alce, arricchisce ulteriormente l'opera.
Impronte sul muro che tracciano il passaggio del felino che si materializza nel quadro dove con l'occhio non scruta più pianure alla ricerca di cibo, ma indaga e osserva il mondo degli uomini, ricordando a loro, incastonato nella bellezza del colore a smalto che gli fa da sfondo, che l'Eden in cui si trova immerso si può conservare, solo se l'uomo riconsidera i suoi atti e la distruzione che ne sta attuando.
