Corriere di Torino e della Provincia 21 settembre 1991

In tre fasi tutta la sua arte

La Civica Galleria d’Arte Contemporanea di Carmagnola, ospitata nel cinquecentesco Palazzo Lomellini, propone acquerelli, oli e disegni a china su tela di Salvatore Zito. La pittura di Zito è uno studio degli elementi fondamentali – spazio, segno, colore – e proposta, intuizione di rinnovamento dei loro rapporti.
Il bianco della superficie pittorica è il punto di partenza della concezione dell’artista torinese; esso è lo spazio primordiale, l’uovo cosmico che tutto contiene su cui si diversifica, nel secondo stadio evolutivo, il pensiero dell’artista tramite il segno. Questi non delimita forme ma è un altro essere della spazialità, che crea un nuovo infinito attraverso l’estrinsecarsi di limiti definiti in sé stessi, privi di confini del loro armonioso integrarsi. La terza fase dell’arte di Zito vede la nascita di cromie calde, vivaci, complesse nella strutturazione volumica, che solo in apparenza si solvrappongono al segno; in realtà esse sono il suo naturale espandersi, dal nero “ove si nasconde il sogno luminoso del colore” (F.Lodola) alla luce, al bianco archetipico. La pittura di Zito offre dunque una lettura circolare nelle sue stadiazioni, che senza soluzione di continuità si proseguono le une nelle altre e così sono proposte nelle opere: disegni a china (il bianco, poi il segno nero), gli acquarelli (dal nero nascono i colori, ancora convivendo in modo separato i due elementi) ed infine gli olii in cui essi si fondono, pur lasciando qua e là intuire la loro differenziazione intermedia, per tornare in ultimo alla loro luminosa origine.
Giovanni Ferro