La Gazzetta del Piemonte 29 settembre 1991

Salvatore Zito a Palazzo Lomellini di Carmagnola
Paesaggi della Memoria

Carmagnola. Si dice che Salvatore Zito abbia alle spalle un importante di pittura figurativa “all’eccesso”. Sicuramente è vero. Ne è la prova la grande mostra personale (“Paesaggi della Memoria”) allestita nelle ampie sale di Palazzo Lomellini. Una trentina le opere esposte - quadri e disegni – molti di grande formato dove l’esperienza astratta e informale tocca punte di mirabile levatura proprio perché “arrivò” (o tappa tra le tante) di un lungo “viaggio” nei meandri della pittura tenecemente ancorato a concrete e artigianali premesse di base. La realtà non è mai perduta nei quadri di Zito. Si intravede come “memoria”, presenza silenziosa e determionante in complessi groigli di segni e colori, anche violenti (nei toni rossi, gialli e neri) simili a lava incandescente o a turbine di venti calati impietosi a sconvolgere l’ordine costituito delle cose. Stupende le chine; quel grande tondo del ’91 (”Chiaroscuri”) così casuale e rigorosamente centellinato nel gioco di assenza-presenza del colore.
G.M.