Gli anni novanta rappresentano per Zito un passaggio fondamentale: le icone del proprio tempo diventano i soggetti dei suoi quadri. In un magistrale ciclo dedicato alla Coca-cola (1992) su tavole in oro zecchino, ironicamente trattata come immagine devozionale, il gioco tra realtà - la lattina di Coca-cola pressata e incastonata nella tavola - e la finzione - la sua rappresentazione per mano dell’artista - seduce l’occhio.